Cosa deve fare un imprenditore

Conduci la tua visione da oggi a cinque anni Avete mai la sensazione che la vostra vita sia tirata in troppe direzioni, come se non ci fossero strade edificanti da scegliere e niente che vi spinga fiduciosamente in avanti?  Se questa sensazione vi colpisce, capire che la guida necessaria in questi momenti viene dall’interno può essere un vero punto di svolta. Sia che stiate intraprendendo una nuova impresa o che stiate espandendo un’attività già in corso, ci sono alcuni passi che possono aiutare a stabilire e alimentare il successo.  Dalla ricerca dei partner e dei collaboratori giusti alla mentalità corretta, ecco alcune strategie chiave che ogni imprenditore esperto dovrebbe prendere in considerazione quando cerca di elevare la propria carriera.  Con approfondimenti da parte di esperti e consigli preziosi su ciò che serve per avere successo nel panorama competitivo di oggi, in questo articolo presenterò una lettura essenziale per chiunque voglia portare le proprie ambizioni imprenditoriali al livello successivo. Conoscere, saper fare e saper essere Quelle che ti presento qui sotto sono 6 attività chiave sui cui portare la tua attenzione. 1. Creazione e sviluppo della visione strategica aziendale La creazione e lo sviluppo della visione strategica rappresentano pilastri fondamentali per il successo di un’organizzazione o di un’impresa. Il ruolo di un imprenditore è anche quello di imparare ad anticipare le tendenze del mercato, a delineare chiaramente gli obiettivi a lungo termine e a trasmettere la propria visione ai membri del team. La capacità di un leader sta nel coinvolgere e motivare gli altri a condividere e perseguire attivamente la stessa visione strategica. Per questo ti consiglio di non perdere il prossimo evento di Sistema PRO  Ricorda che una visione strategica ben definita è la bussola che ti guida verso il futuro desiderato e sarà la forza motrice che permetterà a te e al tuo gruppo di superare ogni ostacolo.  2. Allineamento dell’organizzazione alla visione Allineare il proprio team alla visione è una sfida cruciale per ogni leader che si concretizza nella capacità di promuovere l’immagine di un futuro condiviso che ispiri ogni membro del team a dare il massimo di sé. Questo vuol dire comprendere e dare valore alle idee e ai contributi dei singoli membri del gruppo, favorendo l’apertura e la comunicazione tra di loro. Inoltre, è importante essere in grado di stabilire collegamenti stretti tra gli obiettivi personali dei collaboratori e quelli dell’intera organizzazione, evidenziando come l’impegno collettivo favorisca la realizzazione del successo comune.  Il tutto, senza dimenticare la necessità di fornire un supporto costante in termini di formazione e sviluppo delle competenze, caratteristica essenziale per incentivare la crescita del team e conseguire la visione desiderata. Attenzione però che l’imprenditore deve dare l’esempio ma se tu sei il primo operativo all’interno dell’azienda le cose non possono andare avanti.L’imprenditore diventa leader quando è in grado di condurre la propria squadra avendo la capacità di delegare e responsabilizzare i propri collaboratori. 3. Definizione delle strategie: le strade per spostare l’organizzazione dalla situazione attuale a quella desiderata Nella vita, ci troviamo spesso di fronte a situazioni che richiedono un cambio di rotta. Il Mercato cambia velocemente, e gli eventi dell’ultimo anno necessitano di un veloce adattamento da parte degli imprenditori.Aziende, settori, paesi e persone si stanno infatti adattando per sopravvivere e crescere.La chiave per spostarsi da una situazione attuale a una situazione desiderata risiede nel definire le giuste strategie. Un imprenditore deve imparare a guardare oltre l’ostacolo e ragionare in termini di soluzioni, invece che di limiti. Analizza attentamente ciò che ti circonda, metti in chiaro quali sono i vostri obiettivi e poi elenca tutte le risorse a tua disposizione. Scegli le giuste opportunità tramite una corretta analisi strategica. Ogni passo compiuto in questo percorso ti avvicinerà sempre di più alla situazione desiderata. Se hai una visione chiara di dove vuoi arrivare ci arrivi. 4. Definizione delle strategie di marketing e coordinamento del team marketing Definire obiettivi e strategie di marketing funzionali all’acquisizione di nuovi clienti è una delle attività chiave dell’imprenditore (da discutere ovviamente con il proprio team marketing). Per alcune aziende il team di marketing potrebbe essere un’agenzia esterna, altre aziende potrebbero avere un team marketing interno, altre ancora potrebbero essere in una situazione ibrida. In quest’ultimo caso è necessario definire bene le responsabilità operative in capo al team esterno e quelle in capo al team interno (anche se composto di una sola persona). I due team non devono essere in competizione ma devono capire che entrambi concorrono al raggiungimento dei risultati definiti e devono collaborare e comunicare mettendo a fattor comune riflessioni, considerazioni ed idee. Per concludere, il ruolo dell’imprenditore, per quanto riguarda l’area marketing, è di definire insieme alle persone coinvolte obiettivi e strategie da raggiungere e i kpi di riferimento da monitorare periodicamente per capire se quanto messo a terra si sta rivelando funzionale o meno al raggiungimento degli obiettivi definiti. 5. Curare le relazioni interne ed esterne Mentre ci impegniamo a costruire un futuro prospero per la nostra organizzazione, è fondamentale dedicarsi alle relazioni interne ed esterne con particolare attenzione. In qualità di leader, dobbiamo dare l’esempio, stabilizzando un clima di fiducia e di rispetto reciproco tra i membri del team interni e sviluppando una solida rete di partner esterni. La collaborazione e il coinvolgimento attivo di tutti i membri dell’organizzazione sono elementi chiave per garantire l’innovazione e il successo a lungo termine. Inoltre, l’apertura al dialogo e il mantenimento di legami significativi con clienti, fornitori e altre figure chiave del settore ci permetteranno di anticipare le tendenze e offrire soluzioni all’avanguardia, poiché insieme siamo più forti e pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci riserva. 6. Determinazione di KPI di risultato e di processo per misurare lo stato di avanzamento dell’organizzazione verso la visione Per guidare la tua impresa hai bisogno di indicatori che ti facciano capire in modo oggettivo e inequivocabile se i risultati che stai ottenendo sono allineati a quelli attesi. Gli indicatori si distinguono in due categorie: gli indicatori di risultato e gli indicatori di processo. Alcuni esempi

8 MOSSE PER ESSERE UN LEADER MIGLIORE

essere un buon capo

8 mosse per essere un leader migliore Iniziamo con una domanda: cosa posso fare oggi per essere un imprenditore, un capo, un responsabile, insomma, un leader migliore? Spesso, nel mondo del lavoro, ci capita di diventare leader da un giorno all’altro (la start up di un’idea imprenditoriale o di un nuovo progetto all’interno dell’azienda per cui lavoriamo, una promozione…) e così, dall’essere concentrati principalmente su noi stessi e su come diventare un professionista migliore, dobbiamo spostare il nostro focus sugli altri, su come farli diventare professionisti migliori e come supportarli nel raggiungimento dei loro obiettivi e degli obiettivi aziendali. Il mestiere del leader non è affatto semplice e, se bastasse rispettare una serie di regole, saremmo tutti in grado di farlo. È vero, ci sono alcune persone che nascono con le doti del leader. La buona notizia è che, con applicazione e pratica, è possibile apprendere come diventarlo. La difficoltà sta nel fatto che il concetto di leadership è in sé pieno di paradossi. Vediamone un esempio. Se facciamo riferimento al modello di leadership definito “Diamante della Leadership”, creato ed ideato da Peter Koestenbaum identifichiamo 4 di­verse dimensioni: visione, realtà, coraggio e servizio. Sviluppare queste 4 dimensioni ci consente di aumentare ed   alimen­tare le nostre capacità di leadership.  Visione significa pensare in grande ed in modo   innovativo, realtà significa non avere illusioni e restare con i piedi ben piantati per terra. Coraggio significa prendersi responsabilità e rischi, andando avanti nonostante le difficoltà, servizio significa dare importanza agli altri, preoccuparsi delle persone ed essere al loro servizio (anche se possono essere un ostacolo nella realizzazione del progetto). Notate il paradosso che esiste fra visione e realtà e fra coraggio e servizio. Essere leader significa portare avanti giorno dopo giorno questo equilibrismo fra paradossi. Ecco otto indicazioni per poter diventare ed essere un leader migliore all’interno della propria azienda.  1. Investite nello sviluppo del vostro team In particolare, valutate se avete le persone giuste al posto giusto ed in caso rimuovete quelle che non lo sono; allenate le persone a rag­giungere performance più elevate; contribuite ad aumentare l’autostima dei vostri collaboratori con apprezzamenti, premi…l’autostima è la benzina dei team vincenti perché consente di andare oltre gli ostacoli. 2. Condividete in modo continuo la visione aziendale Non basta crearla e tenerla in un cassetto. Tutti la devono vivere e respirare. Parlatene a più non posso anche a rischio di non poterne più…e parlatene a tutti. E quando i vostri collaboratori la vivono con le azioni che fanno ed i risultati che portano, premiateli.  3. Spargete energia positiva ed ottimismo Non si è mai visto un team vincente con un capo depresso e focalizzato su ciò che non va. Questo non significa far finta di niente quando tutto sembra andare in senso opposto, ma mostrare un atteggiamento possibilista circa il superamento degli ostacoli. 4. Create un clima di fiducia e trasparenza Siate sinceri e trasparenti al 100%, sia nel bene che nel male. Informate i vostri collaboratori di come stanno lavorando, delle performance personali ed aziendali, anche se negative. Questo permette alle persone di capire il perché di certe decisioni e scelte. Allo stesso modo distribuite i giusti meriti ed elogiate i vostri collaboratori. Non dovete dimostrare di essere “bravi” ma dimostrare che loro sono stati “bravi”.  5. Prendete decisioni, anche impopolari, ed agite seguendo il vostro istinto La leadership non è una gara di popolarità. Essere un leader migliore non significa essere più popolare. Se così fosse correreste il rischio di prendere decisioni solo basandovi sulla ricerca del consenso quando invece, in certi momenti, dovete prendere decisioni spiacevoli. Si discute molto sul ruolo dell’istinto nel prendere le decisioni. Tenete presente che esso, in realtà, in qualche modo deriva da esperienze subconscie che abbiamo già vissuto. Per questo, fidatevi e ascoltate anche il vostro istinto (ad esempio quando volete assumere un nuovo collaboratore…).  6. Siate scettici: fate domande Non dovete essere bravi a dare risposte, ma a fare le giuste domande. Le domande fanno crescere i vostri collaboratori e vi consentono di controllare se quello che viene fatto è coerente con quanto concordato.  Assicuratevi che le vostre domande sollevino problemi e sfide e che poi abbiano un seguito pratico. 7. Ispirate l’importanza dell’apprendimento continuo Promuovete l’apprendimento continuo in azienda e siate i primi a non considerarvi arrivati. Leggete, frequentate seminari, ascoltate audiobook e condividete con i vostri collaboratori le nuove idee e le ispirazioni che traete da quanto imparate. Non c’è limite al miglioramento che possiamo avere. Siate voi i primi. A ruota i vostri collaboratori vi seguiranno. Ricordatevi che il leader migliore è quello che guida con l’esempio. Portateli con voi ai seminari, regalate libri, condividete articoli di riviste e best practices di altre aziende. Non c’è limite alla creatività per promuovere un ambiente di apprendimento continuo.  8. Celebrate Nelle aziende oggi non si festeggia abbastanza, anche in caso di rag­giungimento di risultati straordinari. Si ha paura di creare un ambiente troppo rilassato o troppo allegro o di abbassare la tensione dei collaboratori verso gli obiettivi. I festeggiamenti contribuiscono invece a creare un clima di energia positiva. È come mettere carburante nell’auto. Servono per riprendere la corsa verso un nuovo obiettivo e ad essere più forti degli ostacoli che si troveranno lungo il percorso. Seguire queste regole non significa immediatamente diventare leader migliori: molto sarà dettato dal vostro atteggiamento, dalla vostra voglia di sperimentare, con umiltà ma anche determinazione. La strada per essere un buon leader e migliorarsi sempre è in salita, ma varrà sicuramente la pena di percorrerla.   PS: un leader è anche chi sa assegnare ad ognuno dei suoi collaboratori il compito giusto e poi lascia che i suoi collaboratori lavorino in autonomia! Se ancora non l’hai fatto, acquista subito la mia video lezione sul potere della DELEGA e impara a liberare tempo per le attività che solo il leader può fare, senza caricarti del lavoro dei tuoi collaboratori.

CAVALCA L’ONDA DEL CAMBIAMENTO

cambiamento: forza potente di crescita aziendale

Oggi non ci sono certezze nel mondo del business e, se vogliamo proprio sbilanciarci, l’unica certezza è proprio che non ci sono certezze. Le regole del gioco sono cambiate. Il mondo è cambiato. E la velocità del cambiamento è senza precedenti. “L’abbiamo sempre fatto così” sta diventando una delle frasi più pericolose e da mettere al bando all’interno delle nostre aziende.

COME LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA AIUTA LA TUA IMPRESA

pianfiicazione strategica

Un mio cliente stupefatto una volta mi ha detto: “Quest’anno ho triplicato gli appuntamenti dei miei agenti ma non ho neanche raddoppiato le vendite! Forse sarà capitato anche a te di investire tanto tempo in qualcosa, di svolgere un lavoro con grande intensità, passione e spesso anche sacrificio e poi scoprire di non riuscire ad ottenere un risultato allineato agli sforzi che hai fatto. Qual è il problema in questo approccio? Quando cadiamo in questa trappola è perché non ci siamo fermati a riflettere sull’EFFICIENZA delle nostre azioni. Non basta solo fare di più, più lavoro, più sforzo, più tempo, mettere più soldi. Bisognare riempire di qualità le nostre azioni. Cosa avrebbe potuto fare il mio cliente che non ha fatto? Forse andava scelta un’altra strategia per approcciare i prospect? Forse andavano formati i venditori? E’ difficile dirlo quando ci si butta a capofitto “nel fare” senza prima pianificare sin dall’inizio la direzione, lo “schema di gioco” (la strategia) che si intende seguire e senza definire i KPI (indicatori chiave di performance) che ci danno costantemente ed in tempo reale un’analisi se quanto stiamo facendo è allineato a quanto abbiamo progettato.  Oggi più che mai, in un mercato sempre più affollato di nuovi competitor e con clienti sempre più informati, c’è bisogno di trovare nuove strade, nuove soluzioni applicando un metodo testato e consolidato e progettando sin dall’inizio i passi da seguire. In questo articolo voglio ispirarti a trovare una nuova strada di cui forse hai sentito parlare ma che probabilmente non hai ancora percorso: la pianificazione strategica. Il mio compito è mostrarti come non solo sia estremamente efficace (se usata nella maniera corretta) ma anche quanto sia semplice applicarla nella tua impresa. Per questo, trovi 3 consigli pratici per iniziare già oggi ad avvicinarti al futuro che desideri con la tua impresa. Senza perdere altro tempo, partiamo! La pianificazione strategica del tuo business in 2 giorni? E’ possibile! Scopri Sistema PRO COME LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA AIUTA LA TUA IMPRESA Ci sono 2 modi con cui puoi gestire la tua impresa: con la mappa senza mappa Senza mappa vuol dire navigare a vista e lasciarti portare dove vuole il vento. Senza mappa, vuol dire non avere una direzione da seguire. Senza mappa, vuol dire non sapere quali pericoli o opportunità puoi trovare. Condurre la tua impresa senza mappa è un po’ come partire per un viaggio senza meta solo con lo scopo di viaggiare. Può essere eccitante all’inizio ma prima o poi finisci per perderti. E con la mappa? E’ tutta un’altra musica. Stabilisci la direzione verso la meta desiderata e mantieni la rotta durante il viaggio, facendo deviazioni solo dove ci sono gli ostacoli. Ecco. La pianificazione strategica è il semplice metodo con cui disegnare la mappa del tuo business per poi seguire la rotta tracciata e arrivare alla meta. E lo fai passo dopo passo, trasformando una grande meta in piccole attività. Non preoccuparti di avere tutto chiaro adesso. Tra poco, ti farò vedere i diversi pezzi del puzzle con cui puoi utilizzare la Pianificazione Strategica per aumentare il fatturato, acquisire più clienti, contribuire al benessere dei tuoi collaboratori e qualsiasi altra meta tu desideri raggiungere. La pianificazione strategica del tuo business in 2 giorni? E’ possibile! Scopri Sistema PRO Consiglio #1: definisci missione, visione e valori della tua impresa. Uno degli errori più comuni è quello di non avere abbastanza chiare le fondamenta su cui si è costruito il proprio business. Se non l’hai fatto all’inizio della tua carriera di imprenditore, è necessario che tu chiarisca missione, visione e valori aziendali. Ma cosa sono e perché hai bisogno che siano chiare prima di fare qualsiasi altra azione? MISSIONE Per missione di un’organizzazione intendiamo il suo scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza e, al tempo stesso, ciò che la contraddistingue da tutte le altre e la fa percepire come unica. La comunicazione della Missione a tutti gli interlocutori aziendali, aiuta a rafforzarne il coinvolgimento. E’ bene che la conoscano tutti: collaboratori, clienti, fornitori, consulenti… Eccone alcuni esempi. Nike: “Offrire ispirazione ed innovazione ad ogni atleta del mondo. Ogni essere umano è un atleta” Walt Disney: “Rendere le persone felici”. Google: “Fornire l’accesso alle informazioni del mondo con un click”. Facciamo un esempio tutto italiano per comprendere meglio il significato di Missione. Prendiamo il caso di Barilla. “Aiutiamo le persone a vivere meglio, portando ogni giorno nella loro vita il benessere e la gioia del mangiar bene.” E’ un messaggio chiaramente aspirazionale, dipinge un mondo dove il cibo porta felicità e benessere e rende migliore la vite delle persone. ?Esercizio pratico: qual è la Missione della tua azienda? ? Inizia a rispondere alle domande qui sotto e comincia a porre le basi della Missione della Tua Azienda. qual è il mi compito su questa terra? qual è il motivo per cui voglio fare business? quale azienda sopravviverà a Te? qual è lo scopo ultimo della tua azienda? che contributo vuoi dare? quale problema aiuti a risolvere nella società? in che modo ispiri le persone e ne cambi la vita? So che non è semplice rispondere a queste domande. Probabilmente è la prima volta che te le poni. Ma sappi che devi passare di qua per costruire un’azienda che duri nel tempo e che faccia innamorare collaboratori, clienti e fornitori. A una prima scrittura ti sembrerà forse ridicolo o poco profondo quello che hai scritto. Magari ti suonerà male. E’ assolutamente normale e questo deriva dal fatto che è la prima volta che fai questo esercizio. Sono al 99% sicuro che non ti sei mai posto queste domande prima e lo so perché dal 2003 lavoro a stretto contatto con imprenditori ( più di 1.000 in questi 15 anni) e, quelli che hanno avviato riflessioni di questo tipo si contano veramente sulle dita di due mani. Visione La Visione risponde alla domanda “In che modo la mia azienda vuole realizzare la propria missione?”. In altre parole, è il veicolo che consente il raggiungimento della visione. Per esempio, la visione di Walt Disney è:

2 CONSIGLI PER APPLICARE LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA ALLA PROPRIA AZIENDA

il valore della pianificazione strategica

Nell’ultimo post ti ho raccontato come iniziare una pianificazione strategica per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali. Se non l’hai letto sei ancora in tempo, leggilo QUI! Ma andiamo avanti con i passi da compiere per fare una buona pianificazione strategica. Pianificazione strategica ➡️ Consiglio #2: Stabilisci obiettivi misurabili: il potere dei KPI Immagina di metterti alla guida di un’auto senza sapere a che velocità stai andando, quanto carburante ti resta, a che livello è la temperatura dell’olio… Non puoi permettertelo. Rischi di restare a secco e non avere più benzina per andare avanti, oppure rischi che ti tolgano la patente perché hai oltrepassato i limiti. ?? Allo stesso modo, per guidare la tua impresa hai bisogno di indicatori che ti facciano capire in modo oggettivo e inequivocabile se i risultati che stai ottenendo sono allineati a quelli attesi, questi indicatori si chiamano KPI (indicatori chiave di performance). KPI costruiti bene ti aiutano a prevenire i problemi, piuttosto che metterci mano quando è ormai troppo tardi. Alcuni KPI di riferimento da monitorare ALMENO mensilmente ma, a seconda del tuo tipo di business e della tua situazione aziendale, anche settimanalmente se non quotidianamente, possono essere il fatturato, gli utili, i margini, il cash flow aziendale, la situazione dei sospesi e degli scaduti. Costruisciti un bel cruscotto ( sì, come quello della tua auto ) che ti fornisca tutte queste indicazioni (meglio se comparate allo stesso mese/settimana/giorno dei 2 anni precedenti, così da avere un prospetto triennale dell’evoluzione di quei dati). Quelli citati qui sopra sono anche chiamati KPI Economico Finanziari. ⚠️ Attenzione, però! Non commettere l’errore che il 93% degli imprenditori commette, ritenendo che sia sufficiente monitorare i KPI finanziari. Questi sono solo indicatori di risultato, ma non ci dicono nulla in merito al come li stiamo ottenendo. Per cui, se il numero che ci danno non ci soddisfa, non ci dicono esattamente dove andare ad agire. Se vuoi veramente padroneggiare il tuo business, sentire che hai veramente in mano la Tua Azienda devi affiancare ai KPI Economico Finanziari, anche i KPI di processo , i numeri magici che incidono sui risultati di vendita, sugli utili, sul cash flow aziendale… Per esempio e per capirci meglio: se misuri la situazione dei sospesi e degli scaduti, inizia a misurare anche: i tempi di pagamento dei tuoi fornitori ed i tempi di pagamento dei tuoi clienti. Potresti trovare delle sorprese interessanti. Se misuri l’acquisito dei tuoi agenti di vendita, inizia a misurare: quanti lead passi loro quante visite fanno a clienti esistenti quante visite fanno a potenziali nuovi clienti quante trattative intavolano quante trattative chiudono Questi sono ovviamente solo alcuni esempi. Mi servono per farti capire che cosa significa avere dei KPI di processo. Se, per esempio, l’acquisito di un tuo agente di vendita non è allineato al risultato atteso, come fai a capire se lui sta sbagliando in qualcosa se non monitori attentamente le azioni che compie per ottenere un risultato? Quelli che ti ho riportato qui sopra sono degli indicatori che monitorano le performance di un venditore all’interno di un processo di vendita. Analizzandoli posso capire se il fatturato che non torna è un problema di poche visite, per esempio, o di poca capacità di trasformare una visita in una trattativa, o di scarsa incisività nel chiudere una trattativa aperta. La pianificazione strategica del tuo business in 2 giorni? E’ possibile! Scopri Sistema PRO! Pianificazione strategica ➡️ Consiglio #3: Scatena il fattore chiave della tua impresa: le persone E’ finito il tempo degli imprenditori “padroni” che comandano a bacchetta collaboratori che eseguono senza discutere. Questo modo di fare impresa forse poteva funzionare in passato, quando ciascuno aveva un posto “passivo” nella catena di montaggio. Ora molti di quei posti sono presi da macchinari o computer e le persone sono sempre più chiamate a ruoli in cui devono pensare. L’imprenditore, allora, diventa una guida e deve concentrarsi nella creazione di una coalizione potente di collaboratori che sappia oltrepassare le difficoltà che si frappongono fra la situazione attuale della propria azienda e la situazione desiderata e che sappia anche essere di esempio e di stimolo per quei collaboratori meno motivati e meno allineati. ?▶️ GRATIS PER TE: SCOPRI COME DIVENTARE UNA GUIDA PER I TUOI COLLABORATORI, MOTIVARLI, ISPIRARLI ED ESSERE UN VERO LEADER. ?▶️ Il tuo compito come imprenditore non è creare un team di fenomeni, bensì trovare le persone più adatte a far funzionare i processi che hai costruito e che, se messi in pratica, consentono alla tua azienda di ottenere il risultato previsto. Ci sono molti modi in cui puoi iniziare a coinvolgere le persone e far capire quanto ciascuno sia fondamentale per raggiungere mete ambiziose. Come prima cosa, inizia ad ascoltare ciò che hanno da dire sulla tua impresa e cosa pensano sia opportuno fare per un futuro migliore. Questo, oltre ad arricchirti di punti di vista diversi dal tuo, permette ai tuoi collaboratori di sentirsi apprezzati e quindi più coinvolti nella vita dell’impresa. Poi, potresti coinvolgere i tuoi collaboratori nel definire gli obiettivi aziendali. Ti accorgerai ben presto di quanto saranno motivati a perseguire un progetto che hanno contribuito a costruire.  Inizia oggi a pianificare le mete che vuoi raggiungere: la pianificazione strategica del tuo business in 2 giorni! Questi 3 consigli, che già oggi puoi mettere in pratica, sono solo l’inizio del tuo percorso verso il futuro che desideri per la tua impresa. Se mi limitassi a dirti questo, sarei uno dei tanti “esperti” che dispensano consigli ma che praticamente non hanno delle soluzioni concrete e accessibili per le aziende. E di queste persone, ora non ce n’è davvero bisogno. Per questo, oggi voglio presentarti…   il 1° sistema in Italia che aiuta l’imprenditore a portare la propria azienda dalla situazione attuale a quella desiderata attraverso un percorso che ti accompagna nel: – PIANIFICARE, creare e mettere per iscritto la mappa dei risultati del tuo business. – RAGGIUNGERE l’indispensabile aumento della produttività e l’efficacia dei tuoi collaboratori. – Conseguire gli OBIETTIVI prefissati (e staccarti dalle grane quotidiane) focalizzandoti sullo sviluppo strategico dell’azienda. Cosa NON è Sistema PRO™: – Non è un corso ma è

I SEGRETI DEL NETWORKING

networking

Vediamo innnanzitutto di capire che cosa si intende con la parola “networking”. Da una ricerca su Wikipedia della parola network, ho trovato questa definizione: “serie di componenti, sistemi o entità interconnessi fra di loro”. Alla parola “interconnessione” corrisponde invece la definizione: “connessione reciproca (e quindi di scambio) tra due o più sistemi”.

8 ERRORI COMUNI PER CUI I TUOI SFORZI FALLISCONO

8 errori comuni da evitare

Il cambiamento è la costante della nostra vita. Sembra un paradosso ma non lo è. Questa è proprio una delle tematiche di cui parlo di più con i miei clienti, perché è proprio qui che si fanno più errori comuni. Dobbiamo avere chiarezza su come introdurre il cambiamento in azienda e…

16 ATTIVITA’ LOW COST PER VALORIZZARE I COLLABORATORI

valorizzare i collaboratori

Lo ripeto sempre ai miei clienti ma anche ai miei amici, e non mi stancherò mai di dirlo: valorizzare i collaboratori è un compito fondamentale per ogni imprenditore. Abbiamo visto nello scorso articolo i benefici del riconoscimento del lavoro svolto. Ecco cosa succede quando i collaboratori si sentono apprezzati e vedono riconosciuti i loro sforzi: migliora il clima aziendale, aumenta la produttività, i ricavi e i profitti sono più alti, diminuisce lo stress lavorativo negativo, diminuisce il turnover aziendale, c’è meno assenteismo e… …di conseguenza vengono abbattuti i costi relativi alla ricerca di nuove risorse. Quindi, è chiaro e senza dubbio che, con tutti questi benefici, vale veramente la pena creare un ambiente valorizzante che porti i tuoi collaboratori a sentirsi apprezzati. Ma come fare? In tempi di crisi poi, non si possono sempre dare bonus…. La verità è che per valorizzare i collaboratori non è necessario portarli alle Maldive… ➡️➡️➡️➡️ Ecco quindi alcune idee low cost per iniziare a creare una cultura del riconoscimento all’interno della propria azienda. Queste attivitá sono semplici e facili da applicare, ma hanno un valore aggiunto elevatissimo e fanno la differenza nella decisione o meno di un collaboratore di restare con noi.   16 attività low-cost per valorizzare i collaboratori: Saluta i tuoi collaboratori per nome e con il sorriso quando li incontri la mattina. Sii veloce nel ringraziare e nel complimentarti con loro. Prenditi del tempo per ascoltare, anche in colloqui individuali, i loro bisogni. Sii fautore di gossip positivo, mettendo in giro per l’azienda voci sulle cose fatte bene. All’inizio delle riunioni condividete le buone notizie aziendali ed i successi del mese precedente. Alla fine delle riunioni apprezza e segnala pubblicamente il lavoro ben fatto dai tuoi collaboratori. Incontra i collaboratori che non vedi spesso o con cui non parli. Vai a trovarli nel loro ufficio. Invitali a fare una pausa con te. Prenditi un momento alla fine della giornata per riflettere sulle buone performance del giorno e scrivi un’email o un biglietto al diretto interessato per congratularti con lui. Celebra i successi individuali e di gruppo. Dai feedback specifici sul lavoro svolto! Becca le persone a fare qualcosa di giusto! Incoraggia nuove idee ed iniziative. Condividi informazioni sull’azienda, sui nuovi prodotti, sulla visione e le strategie future. Coinvolgi le persone nelle decisioni, specialmente in quelle che le riguardano. Premia e promuovi le persone sulla base di risultati oggettivi. Dai ai collaboratori l’opportunità di crescere assegnando loro nuovi lavori e prendendoti del tempo per far crescere in loro nuove abilità. Queste attività possono essere svolte senza dispendio di soldi, ma solo con la volontà di guidare l’azienda con passione ed entusiasmo. Lo scopo? Creare un ambiente produttivo e stimolante che faccia star bene chi ci lavora. Ho ancora una cosa da dirti, anzi, da regalarti! ??? Per aiutarti in questo percorso non certo facile, ho deciso di condividere GRATUITAMENTE una lezione che ho tenuto davanti a molti imprenditori sull’arte del motivare i collaboratori. Non l’hai ancora vista? Allora approfittane subito, perché ti aiuterà a comprendere:  Gli errori che il 97% degli imprenditori commette quando si tratta di motivare le persone verso un obiettivo comune  Il test per capire quanto i tuoi collaboratori si identificano con l’azienda e se sono disposti a dare il 100% per essa 7 attività di applicazione immediata per scatenare la motivazione 3.0 in azienda  15 idee per creare un ambiente di lavoro produttivo ed orientato agli obiettivi  3 consigli per remunerare in modo equo i propri collaboratori. ?▶️ GRATIS PER TE: SCOPRI COME DIVENTARE UNA GUIDA PER I TUOI COLLABORATORI, MOTIVARLI, ISPIRARLI ED ESSERE UN VERO LEADER. ?▶️ Ti è piaciuto questo articolo? Allora puoi fare una delle 4 azioni qui sotto! CLICCA MI PIACE sulla Pagina ALESSIO BRUSEMINI – SISTEMA PRO per restare in contatto con me ISCRIVITI AL GRUPPO DI SISTEMA PRO, un gruppo chiuso esclusivo pensato per imprenditori che desiderano ampliare la rete di contatti CONDIVIDI questo articolo con tutte le persone che vuoi SCRIVI un commento e raccontami come applichi questi principi nella tua realtà aziendale

COME MOTIVARE I COLLABORATORI – IL RICONOSCIMENTO

motivazione collaboratori

Quali iniziative posso lanciare immediatamente all’interno della mia azienda per motivare i collaboratori ed aiutarli a sviluppare il loro massimo potenziale? Oggi parliamo di sistemi di premiazione e di riconoscimento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.

5 CATEGORIE DI PERSONE CON CUI CREARE UNA PARTNERSHIP – LA 7^ LEVA

settima leva: creare partnership

Siamo arrivati infine alla leva numero sette! E’ il momento di capire quali sono le categorie di persone con cui è vantaggioso creare una partnership.  “L’unica differenza tra dove sei oggi e dove sarai tra un anno alla stessa ora sta nelle persone che conoscerai e nei libri che leggerai.” Charlie Jones   Ricordi le leve precedenti che ti permettono di far crescere il tuo business e dargli un’accelerata? crea una grande mappa del tuo business innova sempre e in modo strategico crea un piano di marketing migliora i tuoi sistemi di vendita il potere della misurazione i segreti dell’efficienza Oggi voglio invitarti a sfruttare la leva della partnership; per poterlo fare devi pensare di passare del tempo con persone di cui ne vale la pena, anche a livello aziendale. Letteralmente, sfruttare la leva della partnership significa creare una partnership con altri stakeholder interni ed esterni alla tua azienda. Se penso a chi potrebbero essere queste persone penso a 5 categorie: CATEGORIA 1: I TUOI SOCI È fondamentale creare un’alleanza forte con i tuoi soci ed alimentare continuamente il vostro allineamento verso un’unica direzione. Questo purtroppo non è sempre scontato, mi è capitato infatti di lavorare per alcune aziende in cui i soci non sempre erano allineati e puntavano a portare l’azienda verso direzioni diverse, bloccando il business stesso.   CATEGORIA 2: I TUOI COLLABORATORI È importante creare una partnership con loro perché non sono solamente uno strumento per raggiungere i tuoi obiettivi ma sono qualcosa di più. Anzi devi metterti nell’ottica che potresti essere tu il loro strumento per il raggiungimento dei loro obiettivi. Grazie al lavoro che gli dai, possono realizzare i propri sogni, le proprie ambizioni, sia personali che professionali. Questa è la base più forte che ci sia per creare una partnership! >> Come creare una partnership efficace con i propri soci e collaboratori? Partecipa all’evento di Sistema PRO per scoprire la risposta!     CATEGORIA 3: I TUOI CLIENTI I tuoi clienti, che ovviamente devono essere soddisfatti del tuo servizio al punto di parlarne con altri. I clienti sono da considerarsi come propri partner, infatti quanto più ci vedono come un punto di riferimento con cui sviluppare una relazione di fiducia, tanto più saranno propensi ad aiutarci nello sviluppare il nostro business con loro e con le loro conoscenze. Per creare una partnership con i clienti e renderli fan scatenati del tuo prodotto potresti: dare più di ciò che vendi; premiare i clienti migliori; costruire  per loro un’esperienza fantastica ogni volta che decidono di usare un tuo servizio o un tuo prodotto “Devi aggiungere valore per i tuoi clienti, molto più di chiunque altro. Più valore sei in grado di aggiungere, più riuscirai a dominare il mercato.” Anthony Robbins   CATEGORIA 4: I TUOI FORNITORI Spesso ci dimentichiamo che i nostri fornitori sono anche loro aziende, che un giorno potrebbero diventare nostri clienti o potrebbero permetterti di avere accesso al loro database di clienti. Per questo motivo potrebbe essere interessante fare delle iniziative congiunte. Che tipo di alleanze puoi instaurare? Puoi creare una partnership di lungo periodo? Su più fronti?   CATEGORIA 5: POTENZIALI BUSINESS PARTNER Cosa si intende per i potenziali business partner? Stiamo parlando di quelle aziende che potrebbero completare il tuo prodotto, con le quali creare delle alleanze per potersi muovere sul mercato. Pensa a McDonald’s e Coca Cola. Alcune business partnership hanno ridefinito il nostro mondo. >> Come avere la visione giusta per riconoscere potenziali partner? Partecipa all’evento di Sistema PRO per scoprire la risposta!     Facciamo il punto della situazione: in questi articoli abbiamo parlato delle 7 leve che se applicate possono farti fare la svolta. Vale davvero la pena lavorare su questi 7 principi Perché fanno crescere i tuoi collaboratori, in modo che possano lavorare in autonomia Ti consentono di liberare del tempo da poter dedicare a sviluppare il tuo business o, perché no, da dedicare alle cose che più ti piacciono e ti appassionano. Applicandole in modo costante e rimettendo continuamente in discussione i tuoi sistemi e processi, potrai arrivare ad avere una azienda in cui i tuoi collaboratori sanno lavorare in modo motivato e senza il tuo costante intervento, in modo che tu possa dedicarti a quel 20% di attività che solo tu come imprenditore puoi fare e che possono garantire il futuro a lungo termine della tua azienda.   >> Scopri l’evento di Sistema PRO prima che finiscano i posti!!!