8 MOSSE PER ESSERE UN LEADER MIGLIORE

essere un buon capo

8 mosse per essere un leader migliore Iniziamo con una domanda: cosa posso fare oggi per essere un imprenditore, un capo, un responsabile, insomma, un leader migliore? Spesso, nel mondo del lavoro, ci capita di diventare leader da un giorno all’altro (la start up di un’idea imprenditoriale o di un nuovo progetto all’interno dell’azienda per cui lavoriamo, una promozione…) e così, dall’essere concentrati principalmente su noi stessi e su come diventare un professionista migliore, dobbiamo spostare il nostro focus sugli altri, su come farli diventare professionisti migliori e come supportarli nel raggiungimento dei loro obiettivi e degli obiettivi aziendali. Il mestiere del leader non è affatto semplice e, se bastasse rispettare una serie di regole, saremmo tutti in grado di farlo. È vero, ci sono alcune persone che nascono con le doti del leader. La buona notizia è che, con applicazione e pratica, è possibile apprendere come diventarlo. La difficoltà sta nel fatto che il concetto di leadership è in sé pieno di paradossi. Vediamone un esempio. Se facciamo riferimento al modello di leadership definito “Diamante della Leadership”, creato ed ideato da Peter Koestenbaum identifichiamo 4 di­verse dimensioni: visione, realtà, coraggio e servizio. Sviluppare queste 4 dimensioni ci consente di aumentare ed   alimen­tare le nostre capacità di leadership.  Visione significa pensare in grande ed in modo   innovativo, realtà significa non avere illusioni e restare con i piedi ben piantati per terra. Coraggio significa prendersi responsabilità e rischi, andando avanti nonostante le difficoltà, servizio significa dare importanza agli altri, preoccuparsi delle persone ed essere al loro servizio (anche se possono essere un ostacolo nella realizzazione del progetto). Notate il paradosso che esiste fra visione e realtà e fra coraggio e servizio. Essere leader significa portare avanti giorno dopo giorno questo equilibrismo fra paradossi. Ecco otto indicazioni per poter diventare ed essere un leader migliore all’interno della propria azienda.  1. Investite nello sviluppo del vostro team In particolare, valutate se avete le persone giuste al posto giusto ed in caso rimuovete quelle che non lo sono; allenate le persone a rag­giungere performance più elevate; contribuite ad aumentare l’autostima dei vostri collaboratori con apprezzamenti, premi…l’autostima è la benzina dei team vincenti perché consente di andare oltre gli ostacoli. 2. Condividete in modo continuo la visione aziendale Non basta crearla e tenerla in un cassetto. Tutti la devono vivere e respirare. Parlatene a più non posso anche a rischio di non poterne più…e parlatene a tutti. E quando i vostri collaboratori la vivono con le azioni che fanno ed i risultati che portano, premiateli.  3. Spargete energia positiva ed ottimismo Non si è mai visto un team vincente con un capo depresso e focalizzato su ciò che non va. Questo non significa far finta di niente quando tutto sembra andare in senso opposto, ma mostrare un atteggiamento possibilista circa il superamento degli ostacoli. 4. Create un clima di fiducia e trasparenza Siate sinceri e trasparenti al 100%, sia nel bene che nel male. Informate i vostri collaboratori di come stanno lavorando, delle performance personali ed aziendali, anche se negative. Questo permette alle persone di capire il perché di certe decisioni e scelte. Allo stesso modo distribuite i giusti meriti ed elogiate i vostri collaboratori. Non dovete dimostrare di essere “bravi” ma dimostrare che loro sono stati “bravi”.  5. Prendete decisioni, anche impopolari, ed agite seguendo il vostro istinto La leadership non è una gara di popolarità. Essere un leader migliore non significa essere più popolare. Se così fosse correreste il rischio di prendere decisioni solo basandovi sulla ricerca del consenso quando invece, in certi momenti, dovete prendere decisioni spiacevoli. Si discute molto sul ruolo dell’istinto nel prendere le decisioni. Tenete presente che esso, in realtà, in qualche modo deriva da esperienze subconscie che abbiamo già vissuto. Per questo, fidatevi e ascoltate anche il vostro istinto (ad esempio quando volete assumere un nuovo collaboratore…).  6. Siate scettici: fate domande Non dovete essere bravi a dare risposte, ma a fare le giuste domande. Le domande fanno crescere i vostri collaboratori e vi consentono di controllare se quello che viene fatto è coerente con quanto concordato.  Assicuratevi che le vostre domande sollevino problemi e sfide e che poi abbiano un seguito pratico. 7. Ispirate l’importanza dell’apprendimento continuo Promuovete l’apprendimento continuo in azienda e siate i primi a non considerarvi arrivati. Leggete, frequentate seminari, ascoltate audiobook e condividete con i vostri collaboratori le nuove idee e le ispirazioni che traete da quanto imparate. Non c’è limite al miglioramento che possiamo avere. Siate voi i primi. A ruota i vostri collaboratori vi seguiranno. Ricordatevi che il leader migliore è quello che guida con l’esempio. Portateli con voi ai seminari, regalate libri, condividete articoli di riviste e best practices di altre aziende. Non c’è limite alla creatività per promuovere un ambiente di apprendimento continuo.  8. Celebrate Nelle aziende oggi non si festeggia abbastanza, anche in caso di rag­giungimento di risultati straordinari. Si ha paura di creare un ambiente troppo rilassato o troppo allegro o di abbassare la tensione dei collaboratori verso gli obiettivi. I festeggiamenti contribuiscono invece a creare un clima di energia positiva. È come mettere carburante nell’auto. Servono per riprendere la corsa verso un nuovo obiettivo e ad essere più forti degli ostacoli che si troveranno lungo il percorso. Seguire queste regole non significa immediatamente diventare leader migliori: molto sarà dettato dal vostro atteggiamento, dalla vostra voglia di sperimentare, con umiltà ma anche determinazione. La strada per essere un buon leader e migliorarsi sempre è in salita, ma varrà sicuramente la pena di percorrerla.   PS: un leader è anche chi sa assegnare ad ognuno dei suoi collaboratori il compito giusto e poi lascia che i suoi collaboratori lavorino in autonomia! Se ancora non l’hai fatto, acquista subito la mia video lezione sul potere della DELEGA e impara a liberare tempo per le attività che solo il leader può fare, senza caricarti del lavoro dei tuoi collaboratori.

I SEGRETI DEL NETWORKING

networking

Vediamo innnanzitutto di capire che cosa si intende con la parola “networking”. Da una ricerca su Wikipedia della parola network, ho trovato questa definizione: “serie di componenti, sistemi o entità interconnessi fra di loro”. Alla parola “interconnessione” corrisponde invece la definizione: “connessione reciproca (e quindi di scambio) tra due o più sistemi”.

8 ERRORI COMUNI PER CUI I TUOI SFORZI FALLISCONO

8 errori comuni da evitare

Il cambiamento è la costante della nostra vita. Sembra un paradosso ma non lo è. Questa è proprio una delle tematiche di cui parlo di più con i miei clienti, perché è proprio qui che si fanno più errori comuni. Dobbiamo avere chiarezza su come introdurre il cambiamento in azienda e…

16 ATTIVITA’ LOW COST PER VALORIZZARE I COLLABORATORI

valorizzare i collaboratori

Lo ripeto sempre ai miei clienti ma anche ai miei amici, e non mi stancherò mai di dirlo: valorizzare i collaboratori è un compito fondamentale per ogni imprenditore. Abbiamo visto nello scorso articolo i benefici del riconoscimento del lavoro svolto. Ecco cosa succede quando i collaboratori si sentono apprezzati e vedono riconosciuti i loro sforzi: migliora il clima aziendale, aumenta la produttività, i ricavi e i profitti sono più alti, diminuisce lo stress lavorativo negativo, diminuisce il turnover aziendale, c’è meno assenteismo e… …di conseguenza vengono abbattuti i costi relativi alla ricerca di nuove risorse. Quindi, è chiaro e senza dubbio che, con tutti questi benefici, vale veramente la pena creare un ambiente valorizzante che porti i tuoi collaboratori a sentirsi apprezzati. Ma come fare? In tempi di crisi poi, non si possono sempre dare bonus…. La verità è che per valorizzare i collaboratori non è necessario portarli alle Maldive… ➡️➡️➡️➡️ Ecco quindi alcune idee low cost per iniziare a creare una cultura del riconoscimento all’interno della propria azienda. Queste attivitá sono semplici e facili da applicare, ma hanno un valore aggiunto elevatissimo e fanno la differenza nella decisione o meno di un collaboratore di restare con noi.   16 attività low-cost per valorizzare i collaboratori: Saluta i tuoi collaboratori per nome e con il sorriso quando li incontri la mattina. Sii veloce nel ringraziare e nel complimentarti con loro. Prenditi del tempo per ascoltare, anche in colloqui individuali, i loro bisogni. Sii fautore di gossip positivo, mettendo in giro per l’azienda voci sulle cose fatte bene. All’inizio delle riunioni condividete le buone notizie aziendali ed i successi del mese precedente. Alla fine delle riunioni apprezza e segnala pubblicamente il lavoro ben fatto dai tuoi collaboratori. Incontra i collaboratori che non vedi spesso o con cui non parli. Vai a trovarli nel loro ufficio. Invitali a fare una pausa con te. Prenditi un momento alla fine della giornata per riflettere sulle buone performance del giorno e scrivi un’email o un biglietto al diretto interessato per congratularti con lui. Celebra i successi individuali e di gruppo. Dai feedback specifici sul lavoro svolto! Becca le persone a fare qualcosa di giusto! Incoraggia nuove idee ed iniziative. Condividi informazioni sull’azienda, sui nuovi prodotti, sulla visione e le strategie future. Coinvolgi le persone nelle decisioni, specialmente in quelle che le riguardano. Premia e promuovi le persone sulla base di risultati oggettivi. Dai ai collaboratori l’opportunità di crescere assegnando loro nuovi lavori e prendendoti del tempo per far crescere in loro nuove abilità. Queste attività possono essere svolte senza dispendio di soldi, ma solo con la volontà di guidare l’azienda con passione ed entusiasmo. Lo scopo? Creare un ambiente produttivo e stimolante che faccia star bene chi ci lavora. Ho ancora una cosa da dirti, anzi, da regalarti! ??? Per aiutarti in questo percorso non certo facile, ho deciso di condividere GRATUITAMENTE una lezione che ho tenuto davanti a molti imprenditori sull’arte del motivare i collaboratori. Non l’hai ancora vista? Allora approfittane subito, perché ti aiuterà a comprendere:  Gli errori che il 97% degli imprenditori commette quando si tratta di motivare le persone verso un obiettivo comune  Il test per capire quanto i tuoi collaboratori si identificano con l’azienda e se sono disposti a dare il 100% per essa 7 attività di applicazione immediata per scatenare la motivazione 3.0 in azienda  15 idee per creare un ambiente di lavoro produttivo ed orientato agli obiettivi  3 consigli per remunerare in modo equo i propri collaboratori. ?▶️ GRATIS PER TE: SCOPRI COME DIVENTARE UNA GUIDA PER I TUOI COLLABORATORI, MOTIVARLI, ISPIRARLI ED ESSERE UN VERO LEADER. ?▶️ Ti è piaciuto questo articolo? Allora puoi fare una delle 4 azioni qui sotto! CLICCA MI PIACE sulla Pagina ALESSIO BRUSEMINI – SISTEMA PRO per restare in contatto con me ISCRIVITI AL GRUPPO DI SISTEMA PRO, un gruppo chiuso esclusivo pensato per imprenditori che desiderano ampliare la rete di contatti CONDIVIDI questo articolo con tutte le persone che vuoi SCRIVI un commento e raccontami come applichi questi principi nella tua realtà aziendale

COME MOTIVARE I COLLABORATORI – IL RICONOSCIMENTO

motivazione collaboratori

Quali iniziative posso lanciare immediatamente all’interno della mia azienda per motivare i collaboratori ed aiutarli a sviluppare il loro massimo potenziale? Oggi parliamo di sistemi di premiazione e di riconoscimento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.

LA 2^ AREA CHIAVE: INNOVARE CONTINUAMENTE E IN MODO STRATEGICO

innova continuamente: la seconda leva

“L’innovazione rappresenta uno strumento imprenditoriale ben specifico. Si tratta dell’azione che conferisce alle proprie risorse la capacità di creare ricchezza”                                                Peter Drucker Sappiamo quanto sia importante innovare, ma sappiamo anche che fare innovazione non è una cosa semplice. Non ci si può mettere lì, seduti alla propria scrivania con il computer aperto e dirsi: “Adesso è arrivato il momento di trovare una soluzione nuova a quel vecchio problema che continua a tormentarmi e che non sono ancora riuscito a risolvere” …e pensare che magicamente, solo perché l’abbiamo deciso, la risposta arrivi subito…e sia la risposta giusta. Non mi fraintendere, è vero che qualche volta (raramente) l’innovazione può generarsi in questo modo. Spesso però l’idea innovativa arriva in modo improvviso, quando meno ce l’aspettiamo, magari mentre stiamo allenandoci in palestra o siamo sotto la doccia. Spesso l’idea creativa è come un fulmine a ciel sereno, arriva e non sappiamo perché arrivi proprio in quel momento, quando magari stiamo facendo tutt’altro. Non possiamo però affidarci al “lampo di genio” che arriva quando vuole lui, per portare innovazione all’interno delle nostre aziende. E’ fondamentale che l’imprenditore ed i suoi collaboratori  sviluppino un’abitudine all’innovazione grazie all’utilizzo di tecniche specifiche. Come si possono creare in azienda le condizioni per stimolare l’innovazione e la creatività nelle persone e non lasciarla al caso e alla buona volontà? Bisogna seguire un metodo e, con questo articolo, voglio darti alcune ispirazioni che puoi utilizzare sin da subito. Per aiutarti a scoprire come innovare, ti voglio dare UN CONSIGLIO PRATICO che può veramente permetterti di sbaragliare la tua concorrenza portando nel tuo settore qualcosa a cui non ha mai pensato nessuno. Innova Ascoltando Nuove Voci  E’ anche detta “tecnica dell’impollinazione incrociata” e significa importare nella propria azienda strumenti, metodi e idee vincenti per aziende di settori diversi dal proprio  (ovviamente dopo averli adattati e personalizzati alla propria realtà e contesto). Quello che spesso facciamo è analizzare cosa fanno i nostri concorrenti e, se vediamo qualcosa che funziona per loro, proviamo ad implementarlo anche nella nostra azienda. Però, tendenzialmente, aziende dello stesso settore ragionano nello stesso modo ed il livello di innovazione che si può generare è veramente basso. Bisogna invece uscire dal proprio guscio, dalla propria azienda, dai propri uffici e frequentare mondi diversi, aziende diverse di settori diversi. Vendi gelati ? Vai a conoscere il mondo dei produttori di stampi. Costruisci case? Vai a esplorare come funziona il business delle software house. Ovviamente, è poi necessario metterci un po’ di testa, essere flessibili e riadattare quanto si vede al proprio settore e alla propria azienda. Se te ne esci con “Eh ma nel mio settore non si può fare” sappi che ti stai raccontando solo una scusa perché non ti vuoi prendere il tempo per pensare a come nel tuo settore “si può fare”. Innovare è faticoso. Non è una discesa. Bensì una salita, con tanti ostacoli per giunta. Però innovare è anche un allenamento e più si fa pratica più diventa semplice. Essere in grado di collegare e combinare tra loro idee per crearne altre di non ovvie è qualcosa che si può apprendere ed è essenziale per lo sviluppo del tuo business. Nella Community OSA, di cui sono Fondatore insieme all’Imprenditore Mirco Gasparotto, spingiamo molto su questi temi e facciamo in modo di creare connessioni fra imprenditori di settori diversi proprio per stimolarli ad esercitare le proprie abilità creative grazie al confronto con imprenditori di business completamente diversi. Mi capita spesso di mandare miei clienti da altri clienti quando capisco che possono essersi utili a vicenda. Per farlo devi fare fatica, devi alzarti, uscire, andare a parlare e confrontarti. A prima vista può sembrare una perdita di tempo, ma nel medio lungo termine questa abitudine può diventare una leva importante per lo sviluppo della tua azienda. Vuoi un esempio? Steve Jobs racconta che il motivo per cui il primo Macintosh prodotto dalla Apple e commercializzato nel 1994 ha avuto così tanto successo è che le persone che vi hanno lavorato su erano “musicisti, poeti, artisti, zoologi e storici che guarda caso erano anche i migliori scienziati informatici del mondo.” Apple si ispirò alla loro conoscenza così diversificata in vari campi per creare qualcosa di completamente nuovo rispetto al passato. Ora vediamo come puoi applicare questo concetto in azienda. Sai che sono una persona molto concreta e quindi trovo fondamentale aiutarti a passare dalla teoria alla pratica. Decidi ORA quali sono i 3 imprenditori che conosci che vorrai visitare da qui ad un mese. Fissati un obiettivo per ognuna delle visite che vorrai fare. Che cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi capire? Quali aspetti vuoi approfondire? Fai tre telefonate e prendi tre appuntamenti dicendo chiaramente qual è il tuo obiettivo e perché lo fai…magari gira questo articolo alle 3 persone che hai scelto proponendoti poi di fare tu lo stesso con loro per ricambiare la loro disponibilità FALLO ORA….FALLO SUBITO…ALTRIMENTI NON LO FARAI PIU’ SE NON FAI QUESTA COSA ADESSO.   Una volta fatte le visite, racconta qui sotto nel blog la tua esperienza e condividila con altri imprenditori che leggono i miei articoli. Non fermarti qui però…. Tutto questo descrive solo il primo passo, cioè il cambiamento che l’imprenditore deve effettuare su se stesso, sulla propria mentalità per imparare come innovare con costanza all’interno della propria azienda. La verità però è che Tu non sei da solo in azienda. Sei il capitano di una nave. Hai la visione, e vuoi condurre la tua nave nella direzione prescelta. Ma se i tuoi marinai ti remano contro, non raggiungerai mai i tuoi obiettivi! Il secondo passo se vuoi davvero implementare l’innovazione in azienda è…. CREARE UNA CULTURA DELL’INNOVAZIONE. So già cosa stai pensando. “Troppo difficile, se già faccio fatica io, figurati sbloccare pure i miei collaboratori!” Ma se vuoi davvero avere successo tu e i tuoi collaboratori dovete andare avanti come una squadra, unendo le forze nella direzione prefissata! Voglio raccontarti una storia che ho letto. Il CEO di un’azienda di auto un giorno decise che era giunto il